martedì 5 luglio 2011

Diario del giorno 4 Luglio 2011

SCRITTO DA IVETA SEMETKOVA


31° giorno di sciopero della FAME





Sono tornataaaaaaaaa in piazza, non sono abituata mancare e questi tre giorni erano difficili, è vero ci siamo sentiti spesso per telefono però..

Arrivata li ho trovata la piazza tranquilla, c’era Corrado da una parte e parlava fitto, fitto con un signore e Gaetano da solo sotto il gazebo, Raffaelle si era allontanata in un iternet point, anche un po’ distante ,perché quello vicino costa tantissimo, stare lontano dal PC mentre sei in piazza e molto dura, non sapere e non poter comunicare.
Fa molto caldo, l’aria e pesante, come sempre si fermano a parlare con noi tante persone, Gaetano riceve molte telefonate da tutta Italia, e la cosa e veramente appagante.
Abbiamo parlato molto a lungo con una ragazza di nome Luana, e stato davvero interessante, speriamo che torna.
Nei giorni passati a Teatro Valle abbiamo conosciuto un giovane uomo  di nome Ricardo Ragazzo che e venuto nel pomeriggio a fare delle registrazioni , credo che farà un cortometraggio.
Gaetano ha fatto una lunga conversazione con i portoghesi, che ci hanno raccontato che pure da loro situazione sta precipitando….
Il resto della serata e trascorsa tranquilla come mi hanno riferito sera tardi per telefono..

Pensiero sulla tenacia

Grande la tenacia speranza umana nelle disgrazie:infatti la carestia non dissuade il contadino,né la tempesta il marinaio,né il crollo delle case l'architetto,né morte prematura dei figli il padre. Ho davanti agli occhi pescatori sfiniti per il freddo e la fame:digiuni e nudi tutti i giorni le notti fino all'aurora insonni gettano o gli ami o le reti in mare. Il più delle volte perdono tempo,faticano invano,non trovano niente tra le onde e gli scogli,tuttavia non desistono dal tentare. Anche l'ostinazione degli animali è degna di ammirazione. Ti dirò una cosa nuova,ma nota a tutti gli abitanti della valle. L'aquila da lungo tempo abita su questi monti;un rozzo e crudele porcaro,iniziò a preparare di nascosto insidie per il nido dall'alta rupe che sovrasta la fonte del fiume,calatosi con una fune fino all'alta abitazione si avvicinò come un predatore coraggioso sottrae all'agitata madre i pulcini senza piume,speranza del genere. Poiché rinnovò spesso la cosa,l'aquila alla fine abbandonò il triste domicilio e trasportò il nido in un'altra parte della rupe,dove ravviva la speranza della perduta prole.

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