comunicato stampa inviato alle agenzie



Questo è il titolo di un evento pubblicato che ha già riscosso numerose adesioni. Sostenuto da da qualche centinaio di attivisti, promosso da migliaia di Cittadini che si dichiarono apartitici, l'unica bandiera sotto cui si riconoscono e si riuniscono è il tricolore nazionale. Per dare più peso all'iniziativa, quattro partecipanti hanno deciso di fare determinati a proseguirlo a oltranza, sciopero della fame che è stato iniziato sotto l'obelisco della Piazza Montecitorio.
La richiesta sottoscritta dai digiunanti, sostenuta dai Cittadini che si stanno organizzando attorno al Presidio, contiene un richiamo esplicito all'art. 50 della Costituzione Italiana, che ci sembra molto significativo. "Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alla Camera per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità". La citazione di questo articolo è chiaramente finalizzata a mettere in evidenza il valore della democrazia diretta, il cui protagonista deve essere il cittadino, cioè il popolo.
Il primo obiettivo, a breve termine, di questa iniziativa è presentare ai Presidenti delle principali Istituzioni del Paese: Giorgio Napolitano, Renato Schifani, Gianfranco Fini, una petizione popolare diretta finalizzata a chiedere la riduzione ddel 50% dello stpendio e del vitalizio ai parlamentari, in questa fase di grave crisi economica e sociale del Paese.

E' giusto adeguarsi anche ai livelli degli stipendi parlamentari degli altri paesi europei. Se per esempio, consideriamo che il Presidente della Repubblica Francese percepisce 600 euro al mese, mentre ogni semplice parlamentare italiano va a percepire oltre 15000 euro al mese, constatiamo che il divario è enorme, e non riusciamo a capire con quale diritto questi onorevoli italiani chiedono sacrifici agli italiani. Bisogna imboccare la via, per abbassare drasticamente le i costi della politica, anche abolendo le province, e realizzando consorzi territoriali tra Comuni.
Infine, la petizione sottoscritta dai digiunanti chiede a chi governa il rispetto delle regole democratiche e costituzionali del Paese.
Corrado Barone