venerdì 24 giugno 2011

Diario del giorno 24 giugno 2011

Scritto da Iveta Semetkova

21° giorno di sciopero della FAME

Questa mattina quando sono arrivata, carica di succhi di frutta pesanti che avevo comprato per Gaetano, ho trovato Bella ciao e Gaetano, ed era già chiaro da subito che sarebbe stata una giornata molto tranquilla. Bella è rimasta a dormire li, come sapete e questa mattina è andata anche a prendere il permesso scritto dal sindaco per l'indispensabile gazebo che Luca Morelli ci ha mandato e che dovrebbe arrivare domani.
E' venuta a trovarci di nuovo la meravigliosa Fausta, con la quale e un' piacere parlare e ascoltarla.
E' venuto un uomo giovane di nome Claudio Razeto tornato appena oggi dalla Spagna e che ha voluto fare subito un video con Gaetano, per il suo canale di  You tube: MrHistoryVideo.
E' venuto a trovarci anche un ragazzo di nome Claudio, che viene a trovarci ogni tanto, è un scrittore emergente. Sono arrivati anche Manuela e Massimo che ormai, per nostra fortuna, vengono quasi tutti i giorni. La piazza è deserta e io oggi ho fame, non mangio mai quando sono qui ed è un bene, finalmente sto dimagrendo un pò. A Montecitorio non c'è anima viva, torneranno per martedi, la loro è una settimana fatta si e no di tre giorni lavorativi.
Poi improvvisamente ci raggiungono due persone particolari, un uomo distinto con una  bella moglie, e, si comincia un dialogo ed io ne  resto incantata, ci forniscono informazioni preziose che potrete leggere quì sotto in questa pagina.
SI DEVE GUARDARE OLTRE ALTRIMENTI DIVENTA UNA LOTTA NEL FANGO E CI SI SPORCA TUTTI.
QUALE SENSO HA QUESTO NOSTRO GOVERNO, QUALE UTILITà, IL  GOVERNARE SIGNIFICA PORTARE DA QUALCHE PARTE, SI MA DOVE?
DATEMI UNA RISPOSTA.
QUALE E' LA NORMALITà ? COS'E' LA NORMALITà?.....E' COME LA STORIA DEI "I vestiti nuovi dell'imperatore" ....COMINCIATE A PENSARE PER FAVORE.
IN CHE MODO QUESTO GOVERNO TUTELA I PROPRI CITTADINI?..VOGLIO DELLE RISPOSTE..
Poi arriva anche Corrado e io sono molto contenta, si parla, si scherza, si sta bene, arriva anche la dolce Martina insieme al saccapelo, credeva che ci fosse qualcuno a dormire fuori questa notte invece pur troppo no, resteranno lei fuori e Gaetano in macchina, alle 20.00 vado via e ora sono qui, ho un piccolo dispiacere, ma mi passerà...
La gente che si ferma al Presidio ascolta e molti di loro sorridono tristemente, altri con ghigno nervoso dicendo "Non si può fare e un' UTOPIA" ....INVECE NO, LEGGETE QUANTO SEGUE...BUONA LETTURA, RIFLETTETE E UNITEVI, ANZI UNIAMOCI!!!!!
Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall'Islanda?
Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi?
Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.
Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?
Ecco brevemente la cronologia dei fatti:
La Glitnir Bank viene dichiarata in bancarotta
2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.
Le dimissioni di Geir Haarde: cade il governo
2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%.
I cittadini islandesi scendono in piazza
2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.
I NO al Referendum vincono col 93% dei voti
2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee guida" prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.
Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Ri-evoluzione democratica islandese
Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei?
Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche?
Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti?
SINCERAMENTE NO.
I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.
Siamo davvero sicuri che non ci sia "censura" o manipolazione nei mass-media?
Il controllo dell'informazione dei mass-media
Il minimo che possiamo fare è prendere coscienza di questa romantica storia di piazza e farla diventare leggenda, divulgandola tra i nostri contatti. Per farlo possiamo usare i mezzi che più ci aggradano: i "nostalgici" potranno usare il telefono, gli "appassionati" potranno parlarne davanti a una birra al Bar dello Sport o subito dopo un caffè al Corso. I più "tecnologicamente avanzati" potranno fare un copia/incolla e spammare questo racconto via e-mail oppure, con un semplice click sui pulsanti di condivisione dei Social Network in fondo all'articolo, lanciare una salvifica catena di Sant'Antonio su Facebook, Twitter, Digg o GoogleBuzz. I "guru del web" si sentiranno il dovere di riportare, a modo loro, questa fantastica lezione di civiltà, montando un video su YouTube, postando un articolo ad effetto sui loro blog personali o iniziando un nuovo thread nei loro forum preferiti.
L'importante è che, finalmente, abbiamo la possibilità di bypassare la manipolazione mediatica dell'informazione ed abbattere così il castello di carte di questa politica bipartitica, sempre più servile agli interessi economici delle banche d'affari e delle corporazioni multinazionali e sempre più lontana dal nostro Bene Comune.
In Islanda nasce la prima Costituzione creata dai cittadini
Finalmente ce l'abbiamo fatta! Nel 2011 il mondo della Politica e di Internet si uniscono non semplicemente durante le campagne elettorali per accaparrarsi qualche voto in più dagli elettori ma finalmente per fornire un servizio vero al cittadino che, in Islanda, ha avuto la possibilità di partecipare attivamente alla creazione della nuova Costituzione islandese.
25 membri dell'Assemblea Costituente dunque, più altri 300mila cittadini che, online, possono assistere alle riunioni dell'Assemblea fornendo consigli, critiche e progetti: questo il progetto nato in Islanda che sta riscuotendo un grandissimo successo all'interno del paese e grande ammirazione da parte degli altri Stati.
I cittadini, oltre che assistere in diretta alle riunioni, hanno la possiblità attraverso Facebook, Youtube, Twitter e Flickr di seguire passo per passo il lavori preparatori della Carta proponendo le proprie idee.
L'Islanda è storicamente un paese all'avanguardia: il primo parlamento d'Europa nacque sull'isola nel 930 d.C. e, più recentemente, l'elezione di un premier omosessuale e la proposta di una legge per la tutela della libertà d'informazione hanno fatto diventare questo piccolo Stato con capitale Reykjavk un paradiso per la società e per l'informatica.
Dopo la Grande Crisi che l’ha letteralmente squassata, l’Islanda ha deciso di ricominciare tutto daccapo, di darsi un assetto nuovo a partire proprio dalla base di uno Stato, la Costituzione. In più ha deciso di fare ciò in un modo nuovo, condividendo tutto ciò che viene fatto in tempo reale sui social media, cioè su Facebook, Youtube e compagnia bella, come riferisce il Guardian. In questo paese di 320.000 persone oltre due terzi degli abitanti dispone di un profilo Facebook e così davvero gran parte della popolazione può partecipare alla rifondazione dello stato.
SCRITTA DAI CITTADINI PER I CITTADINI - La nuova carta (la precedente risale al 1944, anno dell’indipendenza dalla Danimarca) dovrebbe essere terminata entro luglio. Successivamente sarà sottoposta a referendum confermativo senza correzioni da parte dell’Althing, il Parlamento islandese. Se le cose procedono secondo i piani, l’Islanda avrà la prima Costituzione al mondo scritta dai cittadini per i cittadini. Un’idea rivoluzionaria. Ma come hanno risposto gli islandesi? “C’è molto entusiasmo per quello che stiamo cercando di fare”, ha dichiarato Gylfason. “La gente ha arricchito molto il nostro dibattito: i commenti sono stati d’aiuto e hanno avuto un effetto positivo.” Gylfason ha infine spiegato che la nuova costituzione introdurrà nuovi controlli e responsabilità per il Parlamento nonchè misure di separazione dei poteri per evitare una nuova crisi. In più saranno profondamente rivisti i criteri d’elezione dei deputati e di nomina dei giudici. Sicuramente il percorso scelto dagli islandesi è reso più facile dall’esiguo numero di abitanti della nazione. Ma è un esperimento certamente da tenere d’occhio. Chi non vorrebbe diventare un padre della patria?
Islandia sí es diferente” è il titolo di un articolo uscito oggi sul quotidiano spagnolo El País dedicato alla vicenda dell’ex primo ministro islandese Geeir H. Haarde (nella foto), da ieri sotto processo con l’accusa di “negligenza grave” durante il suo mandato.
Geeir H. Haarde sarebbe responsabile della grave crisi economica che ha colpito l’Islanda nel 2008 causando il crollo delle tre maggiori banche del Paese. La commissione parlamentare che ha indagato sul caso ha stabilito che il conservatore Haarde ha agito con “colpa grave” nascondendo ai cittadini e al suo Governo i dati e le informazioni di cui disponeva circa la gravità della situazione finanziaria. In seguito alla relazione della commissione è stat incaricato di studiare il caso un tribunale speciale, attivo per la prima volta in 67 anni di indipendenza dell’isola, a e da ieri si è avviato il processo.
Oltre all’ex primo ministro è finito sotto processo anche Sigurdur Einarsson, presidente esecutivo di Kaupthing, la più grande istituzione finanziaria del Paese.
Nella requisitoria preliminare, presentata un mese fa, il pubblico ministero ha sostenuto che Haarde non ha tenuto conto degli avvertimenti delle principali banche islandesi, tra cui la Banca nazionale, secondo cui una crisi era ‘imminente’. Haarde, secondo il pubblico ministero non ha preso le misure adatte per ridurre gli effetti del crollo prima che si verificasse.
Per questo, scrive El País, l’Islanda è differente. I suoi abitanti, che superano di poco le 300mila unità, non si sono accontentati di rovesciare il governo in carica al momento della crisi, come hanno fatto altri, ma stanno anche tentando di far mettere in carcere i principali responsabili del crollo. Il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che la crisi islandese sta volgendo al termine e che la ripresa è in corso. Con la crisi si conclude anche un lungo periodo, 18 anni, in cui l’Islanda è stata governata ininterrottamente dai conservatori. La trasformazione che il paese sperimentato all’inizio di questo decennio, passando da una economia basata sulla pesca tradizionale fino a diventare un gigante dei servizi finanziari, lo ha lasciato vulnerabile alla crisi globale, scrive la Abc.
Al posto di Haarde è stata eletta una socialdemocratica, Johanna Sigurdardottir ed è molto più a favore di coloro che credono che non sia la democrazia sociale a essere in crisi, conclude El País, ma i governi di coloro a cui si è rotta tra le mani, qualcosa che conosciamo bene come nel caso di Nicolas Sarkozy, Angela Merkel e Silvio Berlusconi.
Nella prima udienza Haarde si è dichiarato innocente ma bisognerà attendere probabilmente fino a settembre perché il processop si concluda.
La Tentazione che viene dall'Islanda...
Forse forse la Grecia verrà lasciata fallire (anche se verrà usata un'etichetta meno traumatica)
interrompendo (almeno parzialmente) l'accanimento terapeutico
che a tutti potrebbe servire meno che alla Grecia stessa....
Ieri è arrivato l'ennesimo downgrade, questa volta di S&P che ha "tagliato" addirittura fino a CCC, ad un passo dal Default di fatto.
Ma ormai questi giudizi hanno solo un certo effetto "aggiuntivo" sui mercati ma sostanzialmente non cambiano nulla: la situazione ellenica è già chiara e definita da tempo, come vado ripetendo da secoli su questo Blog, mentre tutti ancora annaspavano nella rete di mistificazioni costruita attorno alla Grecia (e non solo...).

    IERI
    Immediata la reazione dei rendimenti dei titoli di stato della Grecia:
    Rendimento a 10 anni è salito al 16,97%
    Rendimento a 5 anni è salito al 18,53% ( nuovo record storico)
    Rendimento a 2 anni è salito al 26,14%

Naturalmente anche gli altri "morti che camminano" dell'eurozona stanno subendo l'effetto domino ellenico...
Il Rendimento a 10 anni dei titoli di stato del Portogallo è salito al 10,67% (nuovo record storico)
Il Rendimento a 10 anni dei titoli di stato dell'Irlanda è salito all'11,35% (nuovo record storico)
Se vuoi un tool per monitorare al meglio la situazione dei PIIGS-titoli-di-stato
vedi il mio post Ambarabà Ciccì Coccò...(in versione tabellare)
Vi ricordo che entrambe queste Nazioni sarebbero state "salvate" attraverso prestiti tampone miliardari...
Eppure i rendimenti schizzano lo stesso alle stelle, come se nulla fosse.
INFATTI il mercato si sta facendo i suoi calcoli
sia sul Teorema di PIIGS (che non viene applicato solo alla Grecia ma anche a casi "simili"):
    LEZIONE NUMERO 5: come buttare nel cesso 100/200 miliardi di Bailout....
    APPLICAZIONE PRATICA: Caso Grecia
    TEOREMA di PIIGS: senza crescita economica, i soldi di un salvataggio comprano solo tempo ma è altamente probabile che vengano buttati nel cesso
    TEOREMA RINFORZATO: con un continuo peggioramento della situazione economica, i soldi di un salvataggio sono sicuramente buttati nel cesso
    ergo chi decide il salvataggio o è un deficiente totale oppure mira ad altri interessi di parte...
sia sulla sempre più irresistibile Tentazione che viene dall'Islanda....
ce la racconta bene Cobraf:
    ....un buco di 50 miliardi pari a quattro volte del prodotto nazionale dell'Islanda e il buco totale era pari a quasi DIECI VOLTE IL REDDITO NAZIONALE.
    Ma l'Islanda ha clamorosamente rifiutato puramente e semplicemente di pagare debiti delle sue banche (che l'avrebbero mandata in bancarotta) e ha respinto in toto tutto quello che volevano la UE, il FMI, la Banca Mondiale, il G8.
    Un mese e mezzo fa il NY Times aveva un editoriale "Iceland’s Way" in cui ammette
    "...il suo rifiuto di assumersi i debiti delle banche forzando i creditori a prendersi le perdite sembra ora una decisione molto intelligente...i suoi creditori recuperano 27 centesimi su 100.."
    (But its refusal to take on bank debts, forcing creditors to take losses and share in the pain, looks increasingly smart as Iceland’s economy begins to recover...Some foreign creditors could get as little as 27 cents on the euro. ").
    Non è un caso però che si parli il meno possibile dell'Islanda
    .........Ma a quel punto in Islanda è successa una cosa incredibile che incredibilmente non viene mai discussa o menzionata.
    Ovviamente appena è successo il crac sono arrivati il Fondo Monetario, la UE, la BCE, il G20, la Banca Mondiale e premevano perchè l'Islanda si assumesse tutti i debiti.....come faceva l'Estonia o l'Irlanda che hanno accettato tagli di spesa pubblica e aumenti di tasse che hanno ridotto il reddito nazionale del -30% e -20% rispettivamente.
    Ma un cantante Torfason Hördur con la chitarra e il microfono si è installato nella piazza del Parlamento di Reykjavik e ogni giorno ha invitato la gente a venire a discutere cosa succedeva e ribellarsi.
    Non racconto tutta la storia che trovi ad es qui ma alla fine è nato un movimento popolare spontaneo, ci sono state elezioni anticipate, il governo in carica è stato annientato e il nuovo governo HA RIPUDIATO TUTTI I DEBITI E SVALUTATO DEL -50% LA VALUTA
    Il governo laburista di Blair e Brown ha cercato di sequestrare gli asset irlandesi usando leggi anti-terrorismo perchè le banche inglesi erano i maggiori creditori della banca dei fratelli Tchenguiz.
    Ma gli islandesi hanno detto vaff.. e non hanno pagato un euro. Ora se guardi l'economia islandese sta andando benissimo.......
In effetti, guardando agli ultimi dati, pare proprio che la Via Islandese funzioni: +2,2% di PIL nel 1 trimestre 2011....
L'Islanda è un caso particolare visto che sono 4 gatti e che hanno ancora la loro valuta.
Ma la tentazione che viene dall'Islanda è forte...anche per i paesi rinchiusi nella gabbia dell'Euro.
Infatti per alcuni Paesi l'Euro è stato un affare, calibrato proprio sulle loro esigenze (predominanti)...mentre per altri è stata la classica forzatura del vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro.
Ed alla prima Crisi degna di questo nome i limiti strutturali sono diventati evidenti.

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