Scritto da Iveta Semetkova
20° giorno di sciopero della FAME
Oggi sono arrivata tardi al presidio, perché sono dovuta andare a prendere la pagella della mia piccola e poi subito in questura dove sono rimasta per un' bel po', fortunatamente Gaetano non era solo, come sapete Corrado e dovuto partire per 24 ore, ripeto non era da solo, c'era Vincenzo.
Arrivata ho trovata la piazza piena come mai, anche le stradine intorno, piena di persone come si dice Disabili", però mai come oggi ho visto intorno a me cosi tanta umanità, anche se Gaetano questa mattina avuto una piccola incomprensione.
Abbiamo parlato molto con alcune loro organizzazioni e con alcuni di loro. Sono arrivate molte telefonate, anche dalla Francia per cercare di convincere Gaetano a smettere lo sciopero della fame, non riescono nella cosa neanche le richieste delle sue figlie.
a chiamato una persona dalla Sicilia dicendo che sarebbe passato qualcuno dalla camera dei deputati, ma in tutta la giornata non si è visto nessuno.
Tutta la cosi detta oposizione interessati a un' milione di voti di disabili sono andati a fare la paserella e a noi ci hanno ingorato...Rosi Bindi neanche uno sguardo, Di Pietro fantoccio dei americani per far fuori la sinistra con finta oposizione come ha documentato chiaramente WikiLeaks , come ho gia scritto è venuto pure lui dai disabili, ricordate ieri ci e stato detto chiaramente che doveva venire da noi, invece guardandosi negli occhi con Gaetano ha girato la testa, complimenti.... Franceschini neanche un’ occhiata, Battaglia che te lo dico a fare.
Grazie a tutte le e-mail che sono state spedite al presidente della repubblica, ci ha chiamato la segreteria del quirinale, Dott. Onorato ci ha dato appuntamento per le 17 al' ingresso della porta dataria.
Alle ore 14.13, abbiamo chiamato ambulanza, e arrivata presto. Hanno visitato Gaetano e non sta bene, non sono riusciti neanche a fare la flebo, pare che le vene si sono ritirate.
Visto che Gaetano ,anche se quirinale non e molto lontano, comunque c'e da camminare, Gaetano non se la sente, abbiamo chiamato e Gaetano ha parlato a lungo con chi di dovere, avremmo le notizie presto.
Vincenzo va via e restiamo soli io e Gaetano, poco distante resta solo anche un insegnante precario, che tristezza, noi tre e piazza piena di cartaccia dopo la manifestazione della mattina.
Due bella macchine"vedere tra le foto", senza ritegno alcuno ci hanno bloccato tra loro e transenna per un' bel po', un ora buona.
Vi ricordate che aspetavamo le notizie da Fini......e bene, le notizie sono arivate oggi, nessun incontro visto la giornata di scontri di ieri, non importa che noi non siamo responsabili, cercavano un' pretesto e l'hanno trovato.
E COSI CHE ARRIVA FAUSTA, UN' ATTRICE , PIENA DI TALENTO CON UN' CUORE GRANDE, UNA DEI OCCUPANTI DI TEATRO VALLE.
..e ci regala recitando una poesia, non ho parole..
a suo invito vado con lei a Tetro Valle, dove è in corso un'n assemblea per fare un' intervento e parlare di presidio, ...ero emozionata, il teatro e magnifico, bellissimo e pieno di gente, emozione a parlare era molto forte, ma me la sono cavata.
Tornando in piazza ho trovato un' po' di amici, Massimo, Manuela, Daniele, Rossella, ....ho ricevuta ennesima telefonata di Raffaele che soffre molto a stare lontano, vuole sapere e ci manca moltissimo, come ci manca moltissimo Giuseppe.
Si sono fermate a parlare con noi delle persone di fuori Roma del CGL, e dopo un' pò ho visto Gaetano alzarsi e andare via, ci voleva molta pazienza a sentire le loro cazzate.
..e arrivato Ismaele e arrivata Lucia, e noi insieme abbiamo cominciato a parlare e parlare, in cerchio, serenamente e io stavo bene, Gaetano nel mentre scriveva due poesia, che forza...
Una serata bellissima... era mezzanotte e più quando abbiamo deciso io e Ismaele di andare a casa, Bella ciao Lucia resterà dormire li...
ora sono le 02.10, voglio dormireeeeeeeeeeeee
un' pensiero della sera
La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
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